

A – Ciotola in legno, una specie di vassoio profondo con pareti scavate, con coperchio asportabile, basato su quattro tronchi di legno. Si usava per impastare il pane e lasciare lievitare l’impasto.
B – La zernideira era una griglia di legno che si incastrava nell’impastatrice e aiutava l’azione dei setacci a separare la farina.
C – Setaccio o setaccio in legno e tessuto variabile con diametro 40 cm. Serviva per separare la farina dalla crusca.
D – Rapadouro di ferro, paletta di ferro dal manico corto con una specie di anello all’estremità utilizzata per raschiare pezzi di pasta incollati all’impastatrice e tagliare i pani.
F – Pala da forno, per infornare il pane.

E – Le teglie servivano per trasportare il pane al forno comunitario dove veniva cotto. I pani erano di notevoli dimensioni, ben cotti per durare due o tre settimane, fino al lotto successivo.

G – Moggio, misura agraria con rasoiro, capacità 13,80 litri. Usato per i cereali.
H – Mezza fanega o piana fangosa agraria pari a due staia, con una capacità di 27,60 litri. Usato per i cereali.

I – Pentole in terracotta, di varie dimensioni, dai molteplici usi: dall’addolcimento delle olive alla conservazione della carne salata, dell’olio, del vino, ecc. Ha un piccolo fondo piatto, un corpo fusiforme, spalle lisce e un collo verticale che termina con un labbro semplice, due ali larghe e verticali a nastro sopra le spalle.